Il Progetto
Il design d'autore è, da sempre, uno dei cavalli di battaglia del made in Italy, un'arte a tutti gli effetti, esportata e apprezzata in tutto il mondo. Per questo motivo la Loreti Arredamenti azienda storica umbra, fondata nel 1946 si fa promotrice di un progetto molto ambizioso: dar vita al Museo dell'Arte e del Design – un luogo in cui celebrare l'ingegno e la creatività dei nostri designer, posti accanto a quelli di tutto il mondo, quali Alvar Aalto, Mies van der Rohe, Eero Saarinen, Harry Bertoia, Gerrit Rietveld, Philippe Starck ed altri.

Il Museo, che aprirà i battenti sabato 20 ottobre, a Campello sul Clitunno(Perugia) nasce con l'obiettivo di creare uno spazio pubblico in Umbria dedicato al design e all'arte, per stimolare la cultura e la ricerca, nell'intento di poter essere promotore di creatività e sperimentazioni, di studi e di sviluppo con concorsi a tema e organizzazione scadenzata di mostre ed eventi culturali di risonanza nazionale e internazionale.

La prima mostra che inaugura questo spazio è "Indipendent Collectors" organizzata da Rita Rocconi dello Studio Artemis. Si tratta di 15 opere d'arte contemporanea appartenenti a diverse collezioni private che potranno essere ammirate per la prima volta, fino al 24novembre all'interno del MAD: Accardi, Alviani, Beekroft, Boetti, Bonalumi, Ceccobelli, Chia, De Maria, Galliani, Lewitt, Kostabi, Pistoletto, Schifano, Warhol.

Quindici stelle del firmamento dell'arte contemporanea che dialogheranno con oggetti dalla fama imperitura, che hanno fatto la storia del design, dalla Barcelona di Mies van der Rohe alla SanLuca dei fratelli Castilgioni, dalla Brionvega di Zanuso alla Conica di Aldo Rossi, dalla Cesca di Breuer alla Womb Chair di Eames. Ognuno di questi oggetti nasconde storie affascinanti.

La poltrona Barcelona fu progettata da Ludwig Mies van der Rohe in occasione dell'Esposizione universale di Barcellona del 1929, per il padiglione tedesco (anch'esso di Mies van der Rohe). La poltrona Barcelona è un'icona del disegno industriale prodotto dal movimento moderno.

Van der Rohe si ispirò alle antiche sedie pieghevoli egizie e romane, riadattate, però, alle esigenze dell'uomo moderno. Acclamata dai progettisti del tempo per il suo stile e la sua genialità, la sedia si adatta perfettamente all'ambiente del padiglione. La poltrona è realizzata con materiali innovativi per il tempo, come l'acciaio, molto amato da Mies, ed è strutturata in modo tale da favorirne la produzione in serie. Fu ri-progettata nel 1950 (l'architetto apportò alcune piccole modifiche ai materiali utilizzati) e commercializzata tre anni dopo dall'azienda Knoll, tutt'ora proprietaria dei diritti di produzione.

La Sanluca è una poltrona progettata dai designer italiani Pier Giacomo Castiglioni e Achille Castiglioni e prodotta nel tempo da varie aziende diverse. Entra in produzione nel 1960 e segna il debutto dell'azienda italiana d'arredamento Gavina SpA nonché del suo fondatore Dino Gavina, che insieme ai due fratelli Castiglioni può definirsi "padre" della seduta stessa. Si tratta di uno dei prodotti di disegno industriale più rilevanti del XX secolo, fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum; è stata esposta alla 4ª edizione di quest'ultimo: Le Fabbriche dei sogni ed è stata esposta in molte mostre internazionali e musei sul tema del disegno industriale e del design italiano, come per esempio il MoMa di New York.

Sebbene molti meriti siano perlopiù attribuibili all'azienda e alle persone che la hanno lanciata sul mercato, la poltrona Sanluca è stata spesso identificata come la progenitrice del design moderno e una delle massime espressioni del design italiano (anche da Dino Gavina stesso). Sanluca è il primo frutto di una profonda collaborazione e amicizia fra Dino Gavina e Pier Giacomo Castiglioni, definito da Gavina stesso: "un sodalizio straordinario". La sua progettazione avviene nel 1959 e ha richiesto uno sviluppo molto complesso, uno studio di formatura ottenuto con molteplici modellini plastici di vario materiale, creta, poi gesso e infine legno. Successivamente viene prodotta dalla Bernini dal 1990 ed attualmente, dal 2004, è prodotta dalla Poltrona Frau.

Il progetto della Sanluca ruota attorno a pochi concetti ma ben definiti; l'ergonomia è alla base del concept di prodotto e sembra aver influenzato ogni altra caratteristica della seduta. Non di minor rilevanza è anche l'attenzione da parte dei suoi ideatori di rendere la Sanluca una poltrona idonea a una produzione industriale in serie; la poltrona infatti è concepita per essere stampata nei vari componenti che la compongono. Anche l'eleganza complessiva e l'armonia delle sue forme, non a discapito però della comodità, sono uno dei concetti principali del progetto Sanluca, che pur avendo una struttura molto rigida e spessori ridotti risulta molto comoda. La struttura, inizialmente in metallo ma poi una volta acquisiti i diritti di produzione da parte della Bernini è stata realizzata anche in legno (vista l'antica tradizione dell'azienda brianzola nella produzione di mobili in legno), è composta da più componenti indipendenti (con diversi gradi di imbottitura) uniti fra loro da viti. I tre punti d'appoggio: sedile, schienale e poggiatesta, così strutturati permettono ad ogni parte del corpo di chi si siede di adattarsi perfettamente. Questa individualità dei componenti rendono la seduta, alla vista, armoniosa ed elastica nelle forme pur avendo una struttura molto rigida. L'imbottitura è in schiuma poliuretanica (poliuretano espanso) le gambe invece sono in palissandro lavorate al tornio. Il rivestimento è in pelle, e dal 2004, da quando Poltrona Frau ne ha acquisito i diritti produttivi, è in pelle Frau.

Corso di Acquerello
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con l’artista Stefania Albiero dal 24 al 26 Maggio presso il MAD Umbria M
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